Accorpamento Forestale-Carabinieri Incostituzionale: Quando Ci Sarà la Sentenza della Consulta

L’attuale attesa per la sentenza della Corte Costituzionale riguarda l’accorpamento del Corpo Forestale nell’Arma dei Carabinieri, un’azione governativa che potrebbe essere considerata incostituzionale. La Corte Costituzionale determinerà il destino di questa riforma controversa il prossimo anno.

Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, ha confermato la disponibilità del governo a riesaminare questa riforma, ma qualsiasi decisione è stata rimandata fino a quando la Corte Costituzionale non si esprimerà sulla questione di incostituzionalità. Tale questione è stata sollevata dal TAR dell’Abruzzo, che sostiene che l’accorpamento potrebbe violare il principio di autodeterminazione garantito dall’articolo 2 della Costituzione italiana.

Secondo il TAR abruzzese, l’accorpamento ha costretto il personale del Corpo Forestale, che aveva uno status giuridico civile, a passare a un corpo con un ordinamento militare. Questa decisione ha impedito al personale della Forestale di fare una scelta completamente libera e volontaria riguardo al proprio status giuridico. Pertanto, la Corte Costituzionale potrebbe decidere di annullare questa riforma.

La sentenza della Corte Costituzionale è molto attesa dagli ex membri del Corpo Forestale, che si chiedono quando verrà emessa. Vediamo quanto tempo dovrà ancora trascorrere prima che si sappia se c’è stata una violazione del diritto di autodeterminazione.

Data dell’Udienza

L’avvocato Egidio Lizza, difensore degli ex membri del Corpo Forestale, ha annunciato che la questione della legittimità della soppressione del Corpo Forestale dello Stato e dell’assorbimento del suo personale nell’Arma dei Carabinieri sarà discussa il 19 marzo 2019, come stabilito dal presidente della Corte Costituzionale.

Inizialmente, l’udienza era prevista per giugno dell’anno precedente, ma è stata rinviata a causa di un’ordinanza di rimessione del TAR Veneto, che ha condiviso i gravi dubbi sulla costituzionalità della riforma Madia.

La Corte Costituzionale dovrà decidere se la libertà di autodeterminazione degli individui deve prevalere su qualsiasi esigenza di riorganizzazione dell’amministrazione. Inoltre, la soppressione di un Corpo altamente specializzato come il Corpo Forestale e la dispersione delle sue specialità potrebbero andare contro i principi di efficienza dell’azione amministrativa.

Futuro del Corpo Forestale

Naturalmente, il risultato della decisione della Corte Costituzionale è ancora incerto. Tuttavia, se la Consulta dovesse confermare la violazione del principio di autodeterminazione, il governo sarà favorevole al ripristino della situazione precedente all’accorpamento. La Ministra della Pubblica Amministrazione ha definito l’accorpamento “folle”, mentre il Sottosegretario alla Difesa ha confermato che si stanno esaminando tutte le opzioni possibili, ma ogni decisione sarà presa dopo la sentenza della Corte Costituzionale.

Va notato che la Corte Costituzionale non sarà l’unica ad esaminare la questione dell’accorpamento. Attualmente, la questione è in esame anche presso le autorità europee competenti, come il Comitato europeo dei diritti sociali, ai quali i sindacati degli ex membri del Corpo Forestale si sono rivolti dopo lo scioglimento del Corpo e la sua riunione nella Federazione Rinascita Forestale e Ambientale.

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